Palazzo Ramirez Montalvo

ll palazzo che sin dagli anni ‘50 è sede della Casa d’Aste, fu acquistato nel 1558 da Antonio Ramirez Montalvo il piu autorevole maggiordomo di Cosimo I Granduca di Toscana. Fonti storiche documentano che nel 1568 Bartolomeo Ammannati, a cui venne affidato il progetto di ristrutturazione, aveva concluso il restauro dell'edificio, che accorpava alcuni immobili gia esistenti, e ii progetto della nuova facciata.

La complessa decorazione a graffito della facciata fu disegnata da Giorgio Vasari su progetto iconografico di Vincenzo Borghini e realizzata dalla bottega del Vasari stesso conil probabile intervento anche del giovane Bernardino Poccetti intorno al 1573. I graffiti della sontuosa facciata del palazzo celebrano la vita del cortigia no spagnolo che attraverso le sue gesta reca omaggio al duca Medici. ll palazzo rimase di proprieta Montalvo per oitre tre secoli e solo per due volte fu dato in affitto. La prima volta a Monsignore Annibale Bentivoglio nunzio Apostolico a Firenze nel 1645, e la seconda, circa un secolo dopo, al famigerato barone Filippo De Stosch. Costui con il pretesto degli studi antichi e la passione per le nuove scienze nascondeva la sua principale attivita cioe quella di fare spionaggio peril governo inglese.

Alla morte dello Stoschil nipote ed erede chiamo a Firenze Johan Joachin Winkelman, il maggiore archeologo del Settecento che dal settembre ‘58 all’agosto ‘59 fu ospite del palazzo dove redasse un elenco oompleto della collezione delle gemmeraccolte dallo stesso Stosch. La famiglia Ramirez si estinse alla meta dell’Ottocento con Lorenzo Maria (1767-1860) a cui succedette la marchesa Giulia De Montalvo, che fu l’ultima proprietaria del palazzo e lasciato per testamento, ai due figli Francesco e Ferdinando Matteucci.

Venduto ad una societa immobiliare il palazzo e stato diviso in vari appartamenti ed ha subito vari rimaneggiamenti nel corso degli anni mentre negli anni ‘9O un accurato restauro ha nuovamente nobilitato le architetture e la facciata. Al piano nobile, sede della casa d’aste, molte delle sale conservano il loro assetto originario. Tra i soffitti decorati ricordiamo quello in legno sagomato a lacunari del salone principale che riecheggia quanto il Vasari aveva gia realizzato in tanto più grandiose dimensioni nel soffitto del salone dei Cinquecento a Palazzo vecchio. Ilgrande camino che troneggia nel salone fu realizzato su disegno dell’Ammannatida Alfonso Parigi (1572) e quindi abbellito nella parte superiore nel 1635 con un’iscrizione voluta dal figlio di Antonio Ramirez Montalvo ed un busto del padre.

ll cartellone stemmato sorretto da due putti, sovrastante il camino, rievoca invece il matrimonio tra Ferdinando Ramirez de montalvo e Ginevra di Niccolo
Ceccherelli avvenuto il 21 settembre 1761 a Firenze. I recenti studi di Clarissa Morandi hanno permesso di far luce suI|'autore delle decorazioni dei soffitti di alcune sale, eseguite fra il 1815 ed il 1820 circa dal pratese Luigi Catani (1762-1840) rinomato pittore alla corte dei Gran Duchi nella prima meta del XIX secolo.

Luigi Catani probabilmente chiamato a lavorare nel palazzo di Borgo degli Albizi dall’ultimo discendente dei Ramirez Montalvo Lorenzo Maria (1767-1869) esegue decorazione a secco delle tre stanze ancora oggi visibili e in origine destinate ai salotti di rappresentanza. Le scelte iconografiche del committente paiono oggi difficilmente intrepretabili poiche probabilmente legate a fatti o avvenimenti che riguardavano Lorenzo Maria Montalvo e la sua famiglia.